C.D.U. (certificato di destinazione urbanistica)
Ultima modifica 29 febbraio 2024
Succession e certificati di destinazione urbanistica
Anche il Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU) può essere sostituito, nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, da un'autocertificazione.
Il CDU rilasciato dal Comune, rientrando nel campo di applicazione dell'art. 15 della L. 183/2001, deve riportare, a pena di nullità, la dicitura: "Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della Pubblica Amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi".
Conseguenza di questo fatto è l'impossibilità di richiedere un CDU ad uso successione esente da bollo.
L'esenzione dell'imposto di bollo trova fondamento nell'art. 5 tabella All. b) al D.P.R. 26/10/1972 n. 642, che prevede infatti l'esenzione per "atti e copie del procedimento di accertamento e risossione di qualsiasi tributo, dichiarazioni, denunzie, atti, documentoi e copie presentati ai competenti uffici ai fini dell'applicazione delle leggi tributarie, con esclusione di ricorsi, opposizioni ed altri atti difensivi del contribuente".
Anche l'Agenzia delle Entrate si è uniformata a questo dispositivo prevedento nelle istruzioni per la compilazione del modello di successione approvato in data 27/12/2016, la presentazione facoltativa, ma definita opportuna, della dichiarazione sostitutiva di atto notorio dalla quale risulta la destinazione urbanistica dei terreni.
Allegati: Modello di Dichiarazione sostitutiva CDU.